mercoledì 13 gennaio 2010

Per una pesca con le reti sostenibile

La proposta per la FTAP presentata da Edy Tresch è stata approvata dalle assemblee del Pesca Club Novazzano, del Gruppo Pescatori della Montagna Arzo, dal Club Pescatori Sportivi Riva San Vitale Capolago e dalla Società Pescatori del Mendrisiotto

Per una pesca con le reti sostenibile

Al fine di allentare la pressione di pesca sui laghi Verbano e Ceresio si propone di:

1. Abolire le patente di categoria P 2, mentre la P1 è rilasciata solo a chi intende esercitare la pesca quale professione principale.
2. Per ogni patente di tipo P è richiesta una superficie minima di 4 kmq per Verbano e Ceresio, da portare gradualmente a 6 kmq.
3. Abolire tutte le disposizioni tendenti ad incrementare le catture: sovvenzioni alla cattura di pesce bianco, quintali minimi annui, giornate di posa reti obbligatorie, ecc.

Motivazioni:

a) Qualità dell’acqua
Grazie alla depurazione l’acqua dei nostri laghi è in costante miglioramento, ma il rovescio della medaglia è che, calando le sostanze fertilizzanti, diminuisce anche il plancton e di conseguenza tutti gli esseri che lo seguono nella catena alimentare, la tendenza è quindi un decremento della produttività dei nostri laghi.

b) Nuovi predatori
Negli ultimi anni alla catena alimentare, o meglio in cima alla piramide alimentare, si sono aggiunti dei nuovi commensali: gli aironi e i cormorani.
Sul Ceresio sono segnalati più di 2000 cormorani, alcune fonti arrivano a 2500, che consumano circa 400-600 grammi di pesce al giorno. I calcoli sono presto fatti: ogni giorno dal lago scompaiono 1000 chilogrammi, ovvero una tonnellata, di pesce. Quante saranno le tonnellate di pesce che annualmente prendono letteralmente il volo dai nostri laghi?
Ad aggravare il problema c’è il fatto che questi uccelli stanno diventando stanziali, nel 2009 è documentata la riproduzione di 15 coppie.

Sembra ovvio che non è più possibile a queste condizioni continuare a gestire la pesca sui laghi come si faceva 20 o 30 anni fa.

c) Pesce bianco
Si sente spesso argomentare che la pesca con le reti è utile perché permette di sfoltire il cosiddetto “pesce bianco”, e nella legge cantonale è previsto il sostegno a questa attività (ca. 12'000 fr. all’anno che passeranno nel 2010 a 30’000fr.), ed è solo da poco tempo che il cantone ha smesso di sussidiare la consegna del pesce per la distruzione, un vero insulto verso chi ha fame!
In realtà è auspicabile ridurre il pesce bianco solo nei laghi eutrofici, dove la carenza di ossigeno in determinati periodi dell’anno potrebbe causare delle gravi morie della fauna acquatica, un esempio è Il laghetto di Muzzano.
Mentre nei grandi laghi, senza problemi di inquinamento, non solo non è necessaria, ma è controproducente poiché togliendo il “pesce bianco” si fanno due danni:
1) si sottrae il nutrimento ai predatori di cui fanno parte le specie pregiate.
2) gli uccelli ittiofagi mancando il pesce bianco si rivolgeranno alle specie pregiate.
Credere nella utilità dello sfoltimento del pesce bianco è come credere che per favorire lo sviluppo dei branchi di leoni africani bisogna abbattere antilopi, bufali, gnu, zebre ecc.
L’andamento ciclico del rapporto numerico tra prede e predatori e noto da decenni, tanto è vero che Alfred Lotka nel 1925 e Vito Volterra* nel 1926, indipendentemente uno dall’altro, vi dedicarono le loro famose equazioni (equazioni di Lotka-Volterra), note anche come equazioni preda-predatore.
È interessante sapere che fu proprio il calo del numero di sardine e l’aumento dei pesci predatori durante la stasi della pesca dovuta alla prima guerra mondiale il paradosso che diede lo spunto all’analisi di Volterra.

d) Incoerenza della normativa ticinese
Se andiamo a consultare la legge cantonale sulla pesca e il suo regolamento di applicazione notiamo altre contraddizioni macroscopiche: da un lato si tutela giustamente la fauna ittica con periodi di protezione, misure minime e limiti di cattura, (ultimo limite posto ai dilettanti 10 lucioperca); dall’altro si impongono l’obbligo di posare le reti minimo 50 giorni l’anno e l’obbligo di catturare minimo 1000 chilogrammi di pesce per le patenti P2 e 2500 chilogrammi per le patenti P1 e, dulcis in fundo, si dimezza la superficie minima necessaria per le patenti P2, da 2 a 1 chilometri quadrati sul Ceresio (ora riportato a 1 ½) , e assieme si aumentano le metrature e le categorie di reti (ultima novità: la cosiddetta rete da gardon da posare durante il divieto di persico e lucioperca).
Forse a qualcuno sfugge che è più facile distruggere una specie ittica con le reti che con le canne da pesca.
È anche probabile che chi ha voluto queste disposizioni, verosimilmente uniche in Svizzera ed in Europa, sia convinto della necessità di togliere più pesci possibile dal lago; magari facendo un parallelismo con la caccia agli ungulati, ma questi si riproducono in modo eccessivo per rapporto al territorio non avendo predatori, mentre nel lago i predatori, senza dubbio, ci sono, anzi le specie più pregiate sono proprio specie predatrici, senza dimenticare gli uccelli ittiofagi (oltre ad aironi e cormorani ci sono svassi, poiane, gabbiani).
L’equilibrio naturale del lago non ha bisogno di reti, ne abbiamo avuta una dimostrazione pratica sul Ceresio con il fermo pesca dovuto al disastro di Černobyl.

e) Pesca dilettantistica e pesca professionale
La pesca dilettantistica oltre ad avere una grande importanza come mezzo si svago che apporta benefici al benessere psicofisico di chi la pratica, ha anche una rilevanza non indifferente per le entrate del Cantone e per l'indotto che genera (turismo, negozi, ecc.).
Nel 2008 i circa 5500 pescatori dilettanti e i “turisti” hanno versando all’erario cantonale poco meno di 1’000'000 di franchi (981'748 per patenti D + T), senza contare i circa 250000 destinati alle società o al fondo ripopolamento.
Il pescato totale dei dilettanti nel 2008 è stato di 33602 Kg; così suddivisi:
fiumi e laghetti: 15965, Verbano: 5661, Ceresio: 11976.
Considerando solo il costo delle patenti hanno pagato il pescato ca. 29.20 fr. al chilo.

La pesca professionale è un’attività economica con lo scopo di permettere il sostentamento di chi la pratica e fornire di pesce il mercato locale, punto e basta, e deve essere regolamentata per evitare scompensi all’equilibrio del lago.
I professionisti sono circa 30.
Pescato con le reti nel 2008 in Kg: Verbano: 45653, Ceresio: 39905, Totale: 85558.
Pagano per le patenti 30000 fr.
L’erario ha incassato circa 0,35 fr. al chilo, 0,70 se non teniamo conto del pesce bianco (per la cui cattura sono previste sovvenzioni di 30'000 fr. per il 2010)

Conclusione
I pesci dei nostri laghi, come tutte le risorse naturali, non sono infiniti e se vengono sfruttati oltre misura rischiano di sparire, come è già sparita l’alborella dal Ceresio.
Al giorno d'oggi la pesca col le reti è giustificabile a mala pena per quelle persone che ne traggono gran parte del loro sostentamento, ma non è più ammissibile concedere licenze per la pesca con le reti a delle persone che praticano questa attività per hobby.
Non è più giustificabile concedere lo sfruttamento di un bene che appartiene a tutta la comunità a persone, come la gran parte degli attuali detentori di patenti P2, che sono pensionati con ottime rendite. L’abolizione delle licenze P2 avrebbe un effetto benefico anche nei confronti veri professionisti che si vedrebbero sgravati dalla concorrenza sleale di chi può permettersi di pescare solo nei momenti di miglior resa, e magari potrebbero cavarsela senza sovvenzioni.


*) Vito Volterra (matematico e fisico italiano Ancona 1860 – Roma 1940)

mercoledì 6 gennaio 2010

Assemble ordinaria 2009

Sabato 28 Novembre 2009 presso il
RISTORANTE BERNASCONI di NOVAZZANO
si è svolta la nostra assemblea ordinaria

In sintesi dopo apertura e saluto da parte del presidente dimissionario Edy Tresch, espletate le formalità di rito, quali: nomina degli scrutatori, lettura dell'ultimo verbale, si è passati alla relazione del presidente uscente (che potete cosultare cliccando qui (Discorso presidente).

Dopo relazione del cassiere e quella dei revisori i conti sono stati approvati all'unanimità.

Il signor Claudio Vassalli, presidente del CPS Riva San Vitale - Capolago è stato nomina presidente di sala.

A seguito delle dimissioni: Riziero Polli, Massimo Romano e di Edy Tresch da presidente, si sono nominati due nuovi membri di comitato: Graziano Ballinari e Mirko Malfanti e il nuovo presidente: Paolo Giamboni. (Per vedere la composizione del nuovo comitato clicca qui Comitato).

Programma 2010
Date per le gare prenotate a Casnate:
Trotone: domenica 17 gennaio
1° gara sociale: domenica 7 marzo
2° gara sociale: sabato 17 aprile
3° gara sociale: domenica 10 ottobre
4° gara sociale: domenica 7 novembre
Trotone: domenica 12 dicembre

Riziero Polli in qualità di segretario SPM, ha scusato il presidente Giorgio Imperiali, assente per altri impegni, e ha informato la sala sulle ultime novità della Società Pescatori del Mendrisiotto, in particolare:
Postazioni pinetti per la frega del pesce persico. La posa delle postazioni dovrebbe avvenire entro la fine di novembre. In tal modo nel mese di gennaio le stesse potranno accogliere la posa degli alberelli di Natale
Assemblea Generale sabato 09 gennaio 2010 e Cena Sociale SPM. La prossima assemblea annuale presso il salone multiuso del Comune di Morbio Superiore ore 16.00 verrà seguita dalla cena sociale nel grottino della Rovagina.
Nuova regolamentazione patenti ragazzi stagione 2010: i ragazzi fino al 14° anno di età potranno avere la patente D1 gratuitamente, verrà rilasciata solo con l’autorizzazione dei genitori e con il pagamento 25 Fr. per l’affiliazione alla FTAP o per il fondo ripopolamento.
Giornata dei ragazzi: la giornata dei ragazzi 2010 (data ancora da stabilire) verrà sovvenzionata totalmente dalla SPM

Edy Tresch ha poi presentato la proposta "Per una pesca con le reti sostenibile" per la prossima assemblea SPM, tendente ad allentare la pressione di pesca con le reti, la proposta è stata accettata con tre astenuti.

Alle eventuali si è discusso della possibilità di effettuare le gare di sabato.

P.s.: questo non è un verbale e si basa unicamente sulla scarsa memoria del redattore...